Nel 2025, il settore dei trasporti in Europa affronta importanti cambiamenti legislativi che influenzano direttamente gli acquirenti di servizi di trasporto e i responsabili della supply chain industriale. Queste nuove normative rappresentano sia una sfida sia un’opportunità per chi vuole restare competitivo rispettando le leggi. Vediamo i punti principali.
- Pacchetto Mobilità 2.0: regole più severe
Il Pacchetto Mobilità 2.0, adottato dall’UE, continua a trasformare il trasporto su strada. Dal 2025, vengono applicate regole più rigide sui tempi di guida e di riposo. L’obiettivo è migliorare la sicurezza stradale e garantire condizioni di lavoro più umane. Secondo l’IRU, le aziende rischiano multe fino a 5.000 € per ogni infrazione. - Obiettivi climatici e decarbonizzazione
L’UE ha fissato obiettivi climatici più ambiziosi per il 2025. Le nuove leggi impongono alle aziende di trasporto una riduzione drastica delle emissioni di CO₂. Secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente, sarà necessario aumentare l’uso di veicoli elettrici e ibridi. Entro il 2030, circa il 25% dei camion dovranno essere elettrici. - Nuovi standard di emissioni e carburanti
Le norme Euro 7, in vigore dal 2025, impongono limiti ancora più severi sulle emissioni di NOx e particolato. Le aziende dovranno aggiornare le loro flotte e adottare carburanti alternativi come il GNL, i biocarburanti o l’idrogeno per evitare sanzioni significative. - Digitalizzazione e tracciabilità
La normativa europea spinge anche per una maggiore digitalizzazione delle operazioni di trasporto. Dal 2025 sarà obbligatoria la dichiarazione in tempo reale delle informazioni relative ai carichi e ai percorsi. Questo migliorerà i controlli e ridurrà le frodi, ma comporta sfide nella gestione dei dati.
Conclusione
Il 2025 segna una svolta per l’industria dei trasporti, con obblighi legali più stringenti. Per restare competitive ed evitare sanzioni, le aziende devono investire in tecnologie sostenibili, modernizzare le flotte e prepararsi alla digitalizzazione.